PIANO TRANSIZIONE 5.0

02/03/2024

Il presente ha i numeri per il futuro.

Grazie al nuovo Piano per la Transizione 5.0 arrivano i fondi per la realizzazione di ogni progetto atto a trasformare la propria impresa in un’impresa 5.0.

 

Il Piano stanzia le risorse tramite un modello innovativo del credito di imposta, attraverso il quale le imprese beneficiarie agevoleranno i costi relativi all’acquisto di beni 4.0 - materiali e immateriali - e di beni per l’autoproduzione e autoconsumo di energia elettrica.

 

Sarà inoltre finanziata la formazione del personale per la creazione di professionalità esperte nel settore della Transizione Digitale e delle tecnologie per attuarla.

 

Con il Piano per la Transizione 5.0, 6.3 miliardi di euro si aggiungono ai 6.4 miliardi già previsti dalla legge di bilancio, per un totale di circa 13 miliardi nel biennio 2024-2025, a favore della Transizione digitale e green delle imprese italiane.

L’obiettivo è ridurre i consumi energetici e trasformare le imprese in imprese del futuro.

 

I fondi a disposizione per la Transizione 5.0 la rendono di fatto realizzabile, per tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato italiano e per le organizzazioni stabili nel territorio dello Stato di soggetti non residenti, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito dell’impresa stessa.


I beneficiari dovranno presentare al MIMIT 𝐝𝐮𝐞 𝐜𝐞𝐫𝐭𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢, una ex-ante ed una ex-post intervento, rilasciate da un valutatore indipendente, i cui costi per le PMI potranno essere recuperati nel limite di € 10.000.

L’agevolazione consiste in un
𝐂𝐫𝐞𝐝𝐢𝐭𝐨 𝐝𝐢𝐦𝐩𝐨𝐬𝐭𝐚 articolato in nove aliquote, distinte in base alla percentuale di risparmio energetico raggiunto e alla fascia di investimento.

Il credito d’imposta non concorre alla formazione del reddito nonché della base imponibile IRAP.

L’𝐚𝐥𝐢𝐪𝐮𝐨𝐭𝐚 𝐦𝐚𝐬𝐬𝐢𝐦𝐚 𝐨𝐭𝐭𝐞𝐧𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐞̀ 𝐩𝐚𝐫𝐢 𝐚𝐥 𝟒𝟓% nel caso di acquisto di specifici pannelli fotovoltaici.

Un Piano importante, per il nostro Made in Italy, per la sua competitività e la sua creazione di valore aggiunto su scala nazionale e internazionale.